La storia del vino in provincia di Sondrio inizia verso l'inizio del primo millennio. La cultura del vigneto si insedia sulle pendici delle Alpi Retiche e in parte su quelli delle Alpi Orobie, dove però dovrebbero prevalere la pastorizia o altre culture negli ultimi quattro secoli del Medioevo l'adattamento della vite al clima continentale della provincia di Sondrio è ormaia una realta. Dei vini di Valtellina nel 1500 ne parla Leonardo da Vinci allorché si trovava nella valle del fiume Adda, lavorando alle dipendenze del Duca di Milano. I vigneti di quei tempi lontani, occupavano preferibilmente i primi pendii delle montagne tra i 200 e i 700 metri di altitudine: più o meno dal Lario settentrionale fino a Grosio o Grosotto. Le pendici delle Alpi Retiche erano più favorite, nel senso che la superficie era più estesa, essendo questo rilievo più soleggiato.
La coltivazione della vite è qualcosa di complesso poiché si potrebbero scrivere pagine su pagine. Indubbiamente nel corso dei secoli ci sono stati diversi momenti di grave crisi, ma altri di buona produzione oppure produzione normale. I vigneti che si trovavano sui conoidi di deiezione dei torrenti si chiamavano "opoi", erano i più vicini alle case dei vari centri abitati. Al "Ciòs" era invece un vigneto recintato anche questo in paese, in un simili vigneto vi potevano accedere solo i proprietari.
Nei primi anni del Novecento cominciarono nei comuni dove si praticava la viticoltura dei corsi su come coltivare la vite: degli esperti piemontesi vennero per alcuni anni nella nostra provincia a parlare delle "cure" che si dovevano riservare alla vite al momento della potatura soprattutto, ma anche i vari trattamenti antiparassitari che cominciaro a essere praticati sul finire del 1800.
Attualmente in vari comuni della provincia di Sondrio la superficie coltivata a vigneto e in pratica dimezzata rispetto all'inizio del secolo scorso. In sostanza si coltivano solo i vigneti che danno più garanzie.
In molti comuni della Valtellina fin o a 80 anni fa i vigneti erano sorvegliati da una guardia campestre chiamata "arbostée". Era severamente multato chi,in autunno veniva scoperto a rubare uva nei vigneti.
Nessun commento:
Posta un commento